E' sul versante ionico della penisola salentina, anch'esso sulla strada che collega Gallipoli a Santa Maria di Leuca, immerso in un paesaggio agricolo dove si coltivano tabacco, vite e olivo. L'abitato, situato su uno dei punti più elevati di un dosso calcareo, si dice di origine messapica; dopo l'alleanza con i Cartaginesi e la sconfitta dell'82 a.C. divenne municipium romano. Pare disponesse di due approdi al mare già nel VI sec., ma subì una pesante distruzione nel 1480 in seguito all'invasione dei turchi e, di conseguenza, il suo sviluppo economico e commerciale ne risentì. I monumenti cittadini sono quasi tuffi rifatti dopo le distruzioni saracene, quindi si presentano in forme settecentesche. Il principale è il Castello (XIII sec, a pianta trapezoidale con torrioni e ricchi saloni affrescati; la Cattedrale, con facciata neoclassica, risale al XVIII sec. Molto interessante una gita nei dintorni alla scoperta dei menhir e delle mura megalitiche: gran parte del materiale di scavo è custodito nel Museo Archeologico; monete, bronzi e armi sono raccolti invece a palazzo Colosso. Al comune balneare sono state assegnate tre vele.
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